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Equìcola, Mario.

Letterato e cortigiano italiano. Compiuti gli studi, nel 1495 incominciò la sua fortunata carriera di cortigiano fungendo da segretario a Cantelmo di Sora. Passò poi alla corte degli Estensi. Pur denigrato da concorrenti invidiosi, seppe sempre rimanere in auge. Come Castiglione, E. sentì il mondo aristocratico in cui viveva come la realizzazione di un alto ideale umano. Lo dimostra il suo Nuovo Cortegiano e non meno il Della natura d'amore. Fra le opere: Chronica de Mantua (1521), dove sono notevoli gli intenti critici della sua rievocazione che bandisce per la prima volta le favole accettate dal Platina e da altri; le Istituzioni al comporre in ogni sorte de rima della lingua volgare con un eruditissimo discorso della pittura et con molte segrete allegorie circa le Muse et la poesia (Alvito, Caserta 1470 - Mantova 1525).